martedì 12 novembre 2019

Elaborazione dei lutti.


Per cuanto riguarda il desiderio de essere genitori si é relizzato con Ayelen, peró sempre é rimasto il dramma degl'aborti spontanei. Nel processo di elaborazione dei lutti e lascire spazio alla possibilitá di gravidanze, ci siamo avvicinati all'associazione Rosa Bianca di Trieste (oggi purtoppo chiusa), dove abbiamo partecipato alla cerimonia degl'Angeli Azzurri.
Questa cerimonia consiste nel dare un nome a tutte le persone che sono decedute, che siano aborti spontanei, interruzioni volontarie di gravidanze, morti bianche, aborti terapeutici; il dargli un nome é come riconoscere che non sono semplici fatti biologici andati male, al contrario esseri che c'hanno scelto como genitori e che non sono riusciti a svillupare il loro corpo per poter sostenere una esistenza como la conosciamo. La cerimonia poi consisteva nel ringraziare la loro presenza e riuscire a lasciarli andare emozionalmente parlando ed anche visivamente, construendo un altarino secondo le capacitá manuali di ognuno dei genitori, dove ogni parte di questo manufatto rapresentava ogni essere che non é riuscito a rimanere vivo.
In cuanto a noi, facendo un calcolo aprossimativo di figli non nati, sareberro all'incirca una quarantina, peró io e Sol abbiamo deciso di fermarci a 22 ed abbiamo fatto il nostro altarino per ventidue figli dando a tutti loro un nome.

Nel 2013 ci siamo trasferiti nella Patagonia argentina, cercando di uscire dal sistema capitalista, impresa decisamente difficile grazie al livello molto alto che la globalizzazione ha raggiunto; peró un certo livello di autonomia sempre si puó realizzare. Nel nuovo mondo abbiam continuato con gli aborti alla 5° settimana, in un certo senso confidavamo nelle capacitá professionali dei medici argentini sperando che riuscissero a trovare e risolvere le cause della mancata formazione della placenta, peró invano, ed ovviamente ad ogni aborto coscente si ripresentavano le tragedie passate; unica consolazione é che Sol entrando in menopausa non riesce piú a distinguere il ciclo normale dagl'aborti per fortuna, peró il disordine ormonale alle volte causa degli sbazi d'umore drammatici, ma questa é un'altra faccenda.
La Patagonia é carente di molte comoditá, peró ha una richezza culturale incredibile, cosí ci siamo imbattuti “casualmente” nella presentazione del libro “Los Niños del Agua”, dove una psichiatra de El Bolson, a partire della sua esperienza, affronta il tema attraverso degl'incontri esperienziali (gruppi di auto-mutuo aiuto) dove il condividere esperienze simili aiuta a superare il dolore ed il lutto di un figlio non nato o morto prematuramente, si affronta anche il tema dei fratelli morti, ovvero il trauma si puó ripercuotere anche sui figli sopravissuti. In questi incontri si considera la donna como una puerpera a prescindere del fatto che non puó esibire il frutto del concepimento, no si fa differenza morale rispetto alle cause della perdita (una interruzione volontaria per esempio non é una passeggiata emozionale) e, rispetto al titolo del libro, si fa riferimento alla tradizione giapponese, dove questi esseri che non possono entrare nel regno dei morti, si trasformano in statutuine ai bordi del fiume che divide gli esseri viventi da quelli morti, trovando quindi il loro posto nell'Universo.


 Questa esperienza ci avvicinerá a una gravidanza biologica? Ovviamente no, peró é un passo avanti nell'elaborazione dei nostri lutti, mentre tanto ci siamo iscritti nelle liste d'adozione nazionale argentina d'Esquel.

sabato 11 giugno 2011

OGGI

Ebbene sì: è avvenuto il miracolo!

Non abbiamo la gravidanza naturale, ma è arrivata Ayelen Milagros, una neonata in adozione nazionale...beh adesso non abbiamo la preoccupazione più della gravidanza, ma quella di accudire ed allevare una figlia, e forse arriverà anche una gravidanza...

martedì 10 maggio 2011

IERI

Attualmente stiamo cercando di prestare attenzione all'ovulazione per concentrare i rapporti e poi vedere se con l'eparina potremmo giungere finnalmente alla gravidanza..........per questo scopo abbiamo acquistato anche dei test per l'ovulazione della Fertility Plan (www.homehealth-uk.com/) proprio per essere sicuri di centrare l'ovulazione al secondo....

RITORNO A TRIESTE

Visti gli sviluppi sulla via dell'ipotetica gravidanza, abbiamo deciso di consultare uno dei pochi se non l'ultimo specialista rimasto a Trieste da consultare. Il quale ci consiglia una terapia di mantenimento a base di ac. acetisalicidico a basso dosaggio (aspirinetta) e dal momento dell'impianto eparina per tutta la durata della gravidanza: il tutto per evitare la microtrombosi, ovvero evitare la causa della mancata formazione della placenta ed una volta formatasi, evitare l'aborto.

giovedì 10 febbraio 2011

LA SECONDA CAUSA TROVATA

A marzo 2011, ci siamo recati a Torino per consultare alcuni specialisti, i quali sembrano più aperti rispetto a quelli di Trieste. La prima, pensando ad una policistosi, ci consiglia una terapia a base di dieta (non ipocalorica ma semplicemente basata sull'eliminazione di zuccheri raffinati e farine raffinate) e di Inofolic (un integratore alimentare a base di ac. folico e viatamina B12); il secondo pensa all'endometriosi e ci prescrive tutta una serie di esami atti allo studio dei tempi di coagulazione per un'eventuale intervento asportativo.
Neanche a dirlo: tutti e due sbagliano la diagnosi ma tutti e due idividuano un tassello importante nella nostra storia.
Il secondo individua la seconda causa: mutazione omozigote del gene C677T MTHFR appartente alla catena del cromosoma 21. Questa mutazione influisce nella produzione dell'enzima omocisteina, a Sol a Trieste hanno monitorato l'omocisteina, ma risultando nella norma non si sono preoccupati di ricercare questa mutazione (insolito il fatto che Sol l'abbia nella norma). Quindi questa alterazione cosa causa in definitiva:
-trombosi arteriosa
-malattie coronariche
-difetti nel tubo neuronale
-poliabortività
Mentre la prima ha prescritto la terapia indicata in casi di questa malformazione genetica, in quanto l'omocisteina influisce nell'azione dell'insulina che disturbata nella sua normale azione rende difficoltosa l'assorbimento degli zuccheri raffinati e farine raffinate (quindi l'individuo che presenta questa mutazione, anche solo in forma eterozigote, è a rischio diabete); mentre a livello dei fattori della coagulazione, l'alterazione dell'omocisteina causa microtrombosi: quelle che impediscono la formazione della placenta e via discorrendo.

mercoledì 8 settembre 2010

SOLUZIONE PARZIALE

Sol purtroppo, ha avuto l'ennesimo aborto entro la quarta settimana. Questo intervento all'utero comunque ha sortito degli effetti positivi: ha risolto il problema della malformazione rendendo disponibile la totalità della mucosa uterina per l'eventuale impianto; Sol non ha più dolori mestruali intensi ma nella norma; Sol non ha più perdite al di fuori della mestruazione.
Ma permane un fastidioso mal di testa nella prima fase del ciclo.
Conclusioni: tempo sprecato? No, ma la ricerca continua.

L'INTERVENTO

Domenica 5 settembre, appena chiuso il nostro locale, siamo partiti alla volta di Bologna: h 7,15 presenti per le ultime visite ed analisi e martedì 7 settembre l'intervento.
Intervento di metroplastica del 7/9/2010.
Come si vede nelle foto qui accanto, il resettore incide il subsetto nel fondo dell'utero che impediva l'impianto e inoltre vengono incise pure le pareti a causa di residui fibrosi, e quindi si capisce come il subsetto riduce sì "solo" fino all'80% dell'impianto dell'ovulo nella mucosa uterina, ma grazie a questi residui fibrosi alle pareti laterali praticamente del 100%.



L'intervento è stato eseguito in sedazione profonda, una specie di anestesia generale, ed è durato solo 15'...purtroppo Sol, siccome ha una soglia del dolore bassa, ha sofferto non tanto per i dolori dell'intervento ma per la fase preparativa.

venerdì 3 settembre 2010

LA PRIMA CAUSA TROVATA

La causa a tutto ciò ha un nome ben preciso: DIETILESTILBESTROL!!!!!! Un estrogeno di sintesi che si somministrava tranquillamente alle donne con rischio d'aborto spontaneo e con perdite emorragiche durante la gravidanza, farmaco prescritto dagl'anni '50 del '900 fino al 1975, anno di ritiro dal commercio in occidente per possibili malformazioni all'aparato riproduttivo del feto (!!!!!!!!!!!); scopriamo che la madre di Sol ha assunto il farmaco durante la sua gravidanza a causa del rischio di perdere Sol...mentre durante la gravidanza della sorella di Sol, la madre non ha assunto questo farmaco (infatti la sorella ha partorito due mesi fa un bellissimo bambino senza alcuna difficcoltà di sorta). Le donne che sono state esposte al dietilestilbestrol durante i primi tre mesi di gravidanza della madre, possono sviluppare un cancro vaginale (che si dichiara in età giovanile), malformazioni cervicali, setto vaginale (il nostro problema), anomalie della cavità uterina, anomalie delle tube e si è calcolanto che nel 25% delle donne esposte, ha provocato problemi di fertilità. Che strano che l'Istituto per l'Infanzia della città dove abitiamo abbia trascurato una possibilità così rilevante, visto che Sol nata nel 1969, cade nel periodo di somministrazione di questo farmaco che va dal 1950 al 1975. Chissà che questo farmaco non sia usato ancora, magari nei paesi sottosviluppati oppure nell'allevamento di animali che poi magari finiscono sulle nostre tavole....

LA VERITA'

Un bel giorno, parlando con una nostra amica (Marcela), veniamo a sapere che una donna abortisce spontaneamente intorno alla quinta settimana e che si era rivolta al di fuori della città in cui viveva per risolvere il suo problema. L'incontriamo dopo una settimana dalla notizia: Regina, dopo varie vicessitudini nell'Istituto d'Infanzia della città dove abitiamo, si è rivolta prima a Lijublijana (dove le hanno parzialmete risolto il problema: intervento mal fatto) e poi a Bologna dove ha risolto il suo problema (al momento dell'incontro era al quinto mese di gestazione, oggi ha partorito un bellissimo maschietto), diagnosi: sella al fondo dell'utero (malformazione uterina congenita che impedisce l'impianto dell'ovulo nel fondo dell'utero). Sol ha subito contattato l'Istituto di Bologna (in Italia ci sono solo due centri specializati nella diagnostica uterina: Bologna e Roma), per eseguire una visita con eventuale isteroscopia (visione della mucosa uterina con delle telecamerine). Il medico le chiede di visionare l'isteroscopia eseguita nel 2001, ma dichiara che NON L'HANNO ESEGUITA!!!!!
Isteroscopia del 2001 in laparascopia diagnostica,
diagnosi: tutto regolare.

Come si nota nella foto qui accanto, si vede la muscosa uterina irregolare ed ingrossata, ovvero: PERIODO MESTRUALE SBAGLIATO (!!) per esegure l'esame diagnostico...il blu è un liquido per verificare la pervietà dell tube.







Isteroscopia del 03/06/2010, diagnosi: subsetto.

Come si vede nella foto accanto la mucosa è regolare: PERIODO MESTRUALE GIUSTO (!!), inoltre l'esame diagnostico è durato solo 5' ed è stato eseguito in sedazione senza dover ricorrere all'anestesia generale come nel 2001...






Il subsetto è una malformazione uterina congenita che, secondo le statistiche, riduce la possibilità dell'impianto dell'ovulo fecondato dell'80%, quindi la presunta nostra sterilità è secondaria a questa malformazione.

LA RIPRESA

Accantonata l'adozione, anche se uficialmetne siamo ancora nelle liste d'attesa, abbiamo incominciato ad analizzare seriamente tutti i dati in nostro possesso. Abbiamo anche riesumato i nostri primi sospetti e siamo giunti alla conclusione che il concepimento c'è: Sol concepisce in media 3 volte l'anno, senza l'ausilio di nessun accorgimento per aumentare le probabilità di gravidanza (3 concepimenti l'anno x 12 anni di matrimonio = 36 concepimenti: alla faccia della sterilità!!!), ma entro la 5 settimana di gestazione arriva implacabile l'aborto spontaneo...conclusione il nostro problema non è nel concepimento ma nell'impianto dell'ovulo fecondato nella mucosa uterina. Quindi siamo ritornati all'Istituto per l'Infanzia della nostra città, esponendo le nostre conclusioni: siamo stati sballotati fra il centro di poliabortività ed il centro per la fecondazione assistita. Ma il problema è che uscivamo dai loro protocolli d'intervento per cui non avevamo di nuovo speranza di assistenza da parte loro, inoltre noi mettevamo in dubbio che fosse stato fatto il possibile per individuare eventuali problemi all'utero di Sol. Sembrava che di nuovo fossimo su un binario morto...

giovedì 2 settembre 2010

L'ADOZIONE

Poi tutti ci dicevano "vedi quelli: hanno adottato e poi hanno avuto il figlio naturale, pure quegl'altri..." noi ingenuamente all'epoca abbiamo detto "proviamoci...", nel 2004 tentiamo la prima idoneità all'adozione, ma il dolore in noi era ancora così forte che gli operatori del Distretto Sanitario ci consigliano di ritirare la damanda per l'adozione, pena un parere negativo...con rabbia seguiamo il consiglio, e saggiamente incominaciamo il nostro percorso di elaboarazione del dolore ed incominciamo a parlare fra di noi di quanto ci era sucesso in merito alla grazidanza mancata. Nel 2006 ritentiamo l'iter per l'idoneità all'adozione: sta volta passiamo l'esame e siamo ancora in attesa di una qualche risposta dopo un rinnovo d'idoneità...Per l'adozione nazionale abbiamo dovuto rinunciare alll'idea di un bambino sano, di età fra gli 0 e tre anni, senza rischio giuridico, caratteristiche a cui abiamo rinunciato progressivamente e quindi integrando continuamente la relazione per il Tribunale dei Minori (oviamente non ci siamo  limitati alla città di Trieste, per quanto riguarda la richiesta d'adozione). Per l'internazionale invece, abbiamo rinunciato in quanto caratteristica di tutte le associazioni contattate, era di rinunciare a priori all'adozione nazionale, seconda era di denudarci ai loro occhi, metterci  piegati a novanta gradi e lasciarci violentare nei nostri sentimenti, con l'unico fine di acettare in toto le loro richieste e condizioni senza nessuna critica ed obiezione da parte nostra. Vista la nostra formazione in ambito psicologico e la nostra ferma convinzione a non cadere nelle maglie perverse di un sistema che si nutre della sofferenza, da una parte di bambini senza o cumunque in gravi carenze d'affetto, e dall'altra di coppie adolorate dalla mancaza di gravidanze, abbiamo lasciato scadere il termine di un anno, previsto dalla legge italiana, per affidarci ad un ed un solo istituto per l'adozione internazionale...Abbiamo tentato anche l'adozione in Argentina, visto che Sol è anche cittadina argentina, ma i tempi di attesa sono comunque di 5 anni per l'adozione nazionale (l'Argentina non aderisce ai trattati internazionali di adozione) e poi, per la legge italiana si deve risiedere nel paese di origine del bambino per almeno due anni ad adozione avvenuta: totale 7 anni. Comunque i 5 anni si potevano tranquillamente aggirare con un quinto della cifra necessaria per l'adozione internazione (cifre ufficiali, che poi lievitano almento del 50%, lo abbiamo ascoltato dalle testimonianze di altre coppie adottive che hanno scelto l'adozione internazionale), con tanto di certificati di medici compiacenti, ovviamente una volta pagata la cifra richiesta non vi è alcuna garanzia di incolumità per il bambino...noi abbiamo preferito lasciare questo tipo di traffici illeciti ad altri, nonostante che in soli due anni avremmo potuto dare asilo ad un bambino.

I PRIMI DUBBI

Un episodio però, da subito ci ha reso perplessi: al momento della laparoscopia, Sol eseguiva l'esame sanguineo per l'accertamento di gravidanza in corso: positivo, quindi il concepimento è avvenuto, ma Sol abortisce spontaneamente alla quinta settimana; per capirsi, quando ancora i test di grazidanza in vendita nelle farmacie non danno positività. Dopo questo episodio Sol può eseguire la laparoscopia e sentenza conseguente. Successivamente, Sol saggiamente, associa la sintomatologia relativa a quell'aborto spontaneo e lo associa ad altri episodi, conclusione: Sol concepisce ed abortisce spontaneamente in media almeno 3 volte l'anno. Ma all'epoca diamo troppa fiducia ai medici dell'Istituto d'Infazia della nostra città, e ci chiudiamo nel nostro dolore sicuri d'essere sterili.

LA SENTENZA

Alla fine d'iter, dove non sorge alcuna incopatibilità fisica alla procrazione né da parte di Dante, né dalla parte di Sol, né a livello di coppia, arriva il verdetto: STERILITA' PRIMARIA. Questo vuol dire che non vi è nessuana causa evidente alla mancaza di gravidanze. La cosa ha messo a dura prova la nostra coppia, e per anni non ne abbiamo fatto menzione fra noi.

I PRIMI ANNI.

Eravamo una coppia giovane, affiatata, con rapporti regolari, più o meno frequenti non protetti, quindi alle solite domande di rito: "a quando i bimbi", noi rispondevamo tranquillamente: "non abbiamo fretta, arriveranno". Ma il tempo passa e non arriva la gravidanza più o meno desidarata. Dopo un paio d'anni incominaciamo a porci le prime domande: "come mai non arriva la gravidanza?", "beh forse sbagliamo il periodo per i rapporti...". Di conseguenza ci facciamo aiutare, da esperti, con il metodo Ogino-Knaus, ma non per evitare la gravidanza anzi per ricercarla...nonostante tutto, nulla da fare. Decidiamo allora di rivolgerci all'Istituto per l'Infanzia della città dove viviamo: iniziamo una batteria di accertamenti, che sono durati alcuni anni, i quali sono culminati con una laparoscopia diagnostica a carico di Sol.

PRESENTAZIONI

Siamo una coppia sposata dal 12/12/1998. Dante è nato il 09/10/1971 a Noventa Vicentina (VI), Sol invece a Bahia Blanca (Argentina) il 08/01/1969. Ci siamo conosciuti nel 1997 presso il Centro di Salute Mentale di Aurisina (oggi dismesso), io allora vi lavoravo in qualità di Infermiere Prefessionale e Sol in qualità di volontaria Psicologa , in un tirocinio esperienziale. Ci siamo piaciuti da subito, più o meno...(Sol non era molto convinta all'inizio) e dopo poco più di un anno di fidanzamento ci siamo sposati. Adesso gestiamo un Pub di nostra proprietà.